Progetti e installlazioni

Riparare le relazioni

Tessere relazioni è arte
L’idea di questo progetto collettivo è nata dalla mia relazione con Adriana Sbrogiò e dagli incontri annuali che lei ha pazientemente organizzato insieme alle amiche ed amici dell’associazione Identità e differenza nell’arco di molti anni, prima ad Asolo e poi a Torreglia.
La prima installazione è avvenuta a Spinea nell’Spinea nell’aprile 2018.
La seconda a Trento alla galleria galleria HORTUS ARTIERI

Passaggio di sguardi

E’ la storia avventurosa di un ritratto che, grazie all’appassionata ricerca di una studiosa, e anche mia, sembra essere giunta ad una conclusione. La storia di questo dipinto, che si può vedere al Metropolitan Museum di New York, è una storia di sguardi: suscita domande e riflessioni sul nostro modo di guardare e sull’effetto che produce il nostro sguardo quando ci mettiamo in rapporto con un’opera. Il nostro modo di guardare rivela chi siamo, che tipo di cultura e di emozioni mettiamo in gioco mentre guardiamo. Dialogare con un’opera, allora, è un po’ come farsi un autoritratto.

Donne con le ali

Sono le donne che vengono da paesi lontani per svolgere il lavoro di cura nelle nostre case.
In loro ammiro il coraggio di spostarsi, di accettare il cambiamento.
Sono apparse con l’avanzare della vecchiaia di mia madre, in un passaggio doloroso e difficile della mia vita. La soglia dell’appartamento di mia madre, esattamente di fronte al mio, è stato luogo di transiti, passaggi di speranze, inquietudini, dolorose nostalgie, a volte di rancori e rabbie trattenute.

Viatico

Un po’ di tempo fa avevo chiesto a mia madre di scrivere qualcosa di sé, della sua vita, ma non ha accettato il mio invito.
Mi piace la sua calligrafia, la vibrazione dei segni tracciati, la loro inclinazione e movimento.
Così le ho chiesto di trascrivere delle poesie che la coinvolgevano in modo particolare, scelte tra i libri che possedevamo entrambe.
Le poesie sono state rilette e trascritte, in un certo senso riscritte da lei.
Una lunga scia di foglietti di carta che scandisce un percorso e un cammino.

Cartografia dei sentimenti

La “Carte du Pays de tendre”, inventata da Madeleine de Scudéry, una delle figure più autorevoli del movimento delle Preziose, è una mappa fatta per orizzontarsi nel territorio dei sentimenti e delle passioni, dove le distanze sono misurate in leghe d’amicizia.
Si trova ripiegata in uno dei volumi del suo romanzo Clélie, iniziato nel 1653. E’ un invito a cercare la propria misura nella creatività dei rapporti.

Il quaderno salvato

Variazioni sul racconto di Anna Banti Lavinia fuggita, una riflessione poetica e struggente sul rapporto tra il genio creativo femminile e il potere – abituato a non prevederlo o a viverlo come una minaccia nei confronti di regole e abitudini – e le relazioni tra donne che cercano di conquistare la propria autonomia simbolica.

Scrittura segreta

A partire dagli anni ’80 ho dedicato una serie di lavori ed installazioni alle scrittrici Charlotte, Emily ed Anne Brontë.
Posso dire di essere stata condotta nel loro mondo dalla visione di un foglietto manoscritto, grande come il palmo della mano, che ho trovato nella biografia di Charlotte Brontë scritta dalla sua amica Elizabeth Gaskell.

Manufatto
Andata e Ritorno
Andata e Ritorno

Mostra collettiva di artiste e luoghi di elaborazione e di scambio, organizzata nell’ambito di Bologna 2000 città della cultura dedicata a Federica Manfredini.

Galleria Graffio, Via S.Apollonia, 23/25, Bologna. 3/17 giugno 2000.
Inaugurazione con performance di Carla Bertola: “Con Federica”, su testi di Federica Manfredini

Andata e Ritorno aveva un duplice scopo: creare collegamenti tra artiste, studiose e ricercatrici che svolgevano la loro attività a Bologna e in varie parti d’Italia e dare visibilità allo scambio creativo tra luoghi creati da donne per pratiche artistiche, ricerca e trasmissione di sapere.

Acqueforti e stampe

Ho iniziato a fare acqueforti dopo avere incontrato l’artista e stampatore Mario Leoni, che negli anni ’70 aveva aperto un laboratorio di arte grafica e stampa calcografica nel centro storico di Bologna.

L’attività del laboratorio è proseguita negli anni dall’associazione creata dalle sue allieve e allievi che hanno anche organizzato degli spazi espositivi, Galleria Graffio, dove sono state fatte numerose mostre e installazioni. L’esperienza del laboratorio è terminata nel 2005.