Donatella Franchi ha iniziato a creare libri d’artista e installazioni con una ricerca sulle opere giovanili delle sorelle Brontë, Da Angria a Gondal.
Il suo ciclo di lavori sull’Amicizia come pratica creativa, Cartografia dei Sentimenti, ispirato alla Carta del Paese di Tendre di Madeleine de Scudéry, è stato esposto alla Galleria delle donne di Torino nel 2000, a Washington (Istituto Italiano di cultura, 2001) e a Barcellona (convento di San Agustìn, 2004).
Il lascito di Shahrazad, iniziato nel 2002,l’installazione Viatico, 2008, il libro d’artista A Clotilde, 2009-2010, Donne con le ali, work in progress 2011 – 2018 sono ispirati al rapporto di cura nei confronti della propria madre e alle donne che l’hanno assistita. In collaborazione con Adriana Sbrogiò e Franca Bertagnolli
ha progettato un’installazione collettiva di arte relazionale: Riparare le relazioni.Tessere relazioni è arte, Spinea (Venezia) 2018, Trento 2019. Attualmente sta lavorando ad un nuovo progetto di riparazione, che riguarda la famiglia della madre. Secrétaire, Segreti famigliari.
Ha partecipato a diverse rassegne di libri d’artista, The Book as Art: Twenty Years of Artists’ Books from the National Museum of Women in the Arts, October 2006 – February 2007,Washington.Trove, the collection in depth, 2011-2012, Picturing Mary: Woman, Mother, Idea, 2014-2015, National Museum of Women in the Arts, con una mostra personale in Libro d’artista, Come un racconto, III Rassegna Internazionale Biennale 5 novembre-4 dicembre 2016, Udine, Museo etnografico del Friuli. Con delle acqueforti ha partecipato alla rassegna Artisti italiani anni ‘70 –’80, Istituto italiano di cultura di Atene, marzo 2016. Fragili Guerriere, Millenium Gallery, Bologna, febbraio 2018, MAT/tam 43, mostra di corta durata in luoghi trovati, Mantova 16 febbraio 2019, Biennale Internazionale Donna di Trieste 2019, Donne che fanno libri, Millenium Gallery, Bologna, marzo 2019.
Alcune sue opere fanno parte della collezione di libri d’artista del Washington Museum of Women in the Arts.
Parallelamente al lavoro visivo svolge un’attività di ricerca sui cambiamenti che il femminismo ha portato nel mondo dell’arte contemporanea e nel pensiero sull’arte, di cui fa parte il libro d’artista Passaggio di sguardi, storia di un ritratto, 2015.
Ha scritto Louise Bourgeois: il coraggio di attendere, Via Dogana, n. 65, 2003; Como actuan la disparidad y el deseo en las practicas creativas de las mujeres. Una reflexion de imagenes y palabras, in Duoda, revista de estudios feministas, n.27, Barcellona, 2004; con Barbara Verzini: Il pensiero della ferita nella Body Art, in La Magica forza del negativo, Liguori 2005; Lavinia Fontana, pittora bolognese tra Cinquecento e Seicento, in Pensare il mondo con le donne, a cura di Franca Cleis e Osvalda Varini-Ferrari, associazione Dialogare – Incontri, Lugano 2007. Ha curato Matrice, pensiero delle donne e pratiche artistiche, Quaderni di Via Dogana, Milano 2004, La donna-ago, in Il pensiero dell’esperienza, a cura di Annarosa Buttarelli e Federica Giardini, Baldini Castoldi Dalai, Milano 2008, La creatividad que pasea entre el arte y la vida, in Duoda, n.41, Barcellona, 2011. L’ascolto che crea, Carla Lonzi e le Preziose in Ti darei un bacio, Carla Lonzi, il pensiero dell’esperienza. A cura di Marinella Antonelli e Stefania Calzolari, Scuola di cultura di Mantova, 2011.
Ha raccolto e curato una serie di riflessioni sul rapporto tra creatività e lavoro di cura e l’invecchiare in Progetto Clotilde. Riflessioni sulla cura, Bologna 2009 e Pensare la vecchiaia, Bologna 2010.
Nel maggio del 2011 ha presentato la sua ricerca sul rapporto tra pratiche artistiche e vita quotidiana, al Centro di Ricerca delle Donne Duoda, Università di Barcellona, e al centro Entredos di Madrid. Nel settembre del 2013 ha introdotto il seminarioArte come politica prima, all’Università di Verona.
Tra immagine e parola, intervento nell’ambito di “Itinerari femminili e maschili nella letteratura e nell’arte” a Residenze estive 2014, Duino (Trieste).
Ė stata docente di pratiche artistiche nel Master Filosofia come via di trasformazione all’Università di Verona (2013-2014-2015) e dal 2009 è docente nel Master online del Centro di ricerca Duoda dell’Università di Barcellona.
Vive e lavora a Bologna.